http://it.wikipedia.org/wiki/Gino_Menicucci
born in paris
Gino Menicucci, uno dei migliori arbitri italiani a cavallo degli anni 70/80, intervistato dalla Gazzetta dello Sport, racconta la sua brutta storia iniziata nel 2003 e che ora, a 71 anni, lo costringe a vivere su una sedia a rotelle: “Avevo sempre male a una vertebra e in una clinica privata il professor MenÂchetti mi operò con il laser. Dopo due giorni stavo benissimo, ma poco a poco peggiorai. Non riuÂscivo nemmeno a stare in piedi, persi conoscenza e fui ricoverato all'ospedale di Careggi. Lì intervenne un altro medico, mio amiÂco, il dottor Mennona, che mi tenÂne in coma farmacologico per due settimane. Quando mi ripreÂsi, mi chiesero il numero della tessera sanitaria e siccome lo riÂcordavo, capirono che non avevo perso la testa. Ma nonostante le nuove cure non mi sono più riÂmesso in piedi. Non avevo più mielina, una sostanza che fascia i nervi e come mi muovevo avverÂtivo dolori tremendi. Mi addormentavano coi farmaci e appena mi svegliavo piangevo dal male. Morale: da 6 anni non sento più nulla dal bacino in giù. A volte mi sembra di avere i piedi ghiacÂciati e invece sono caldi, oppure mi tocco una gamba e credo di essermi toccato l'altra. Tutta colÂpa di quel primo medico che ha sbagliato l'operazione, è scappaÂto e non si è fatto più sentire e adesso farò causa alla sua assicuÂrazioneâ€.
Menicucci racconta molti si sono allontanati ma qualcuno ancora si ‘ricorda’ di lui: “Ho incontraÂto Agnolin, mentre il nuovo capo dell'Aia, Nicchi, mi ha telefonato per sapere come stavo. Ma quelÂlo che sento di più è Albertosi, che spesso avevo battuto nelle corse a cavalloâ€.
Ora segue tantissimo il calcio in tv con un occhio particolare per la sua squadra di del cuore la Fiorentina e per qualche arbitro: “Rocchi è bravo, ma il migliore è Rizzoli, anche se oggi gli arbitri non applicano il regolamento: lo interpretano, perché prendono troppi soldi e hanno paura di perderliâ€. Per quel che riguarda gli allenarotoi il preferito e’ Jose’ Mourinho: “In panchina, però, si agiÂta troppo e anch'io lo avrei espulÂso. Ma al contrario dei miei colleÂghi lo avrei mandato fuori prendendolo per le orecchieâ€.
Si sente come Giobbe: malato, solo, senza lavoro. Il dramma di Gino Menicucci, ex arbitro internazionale di calcio passa quasi inosservato. Eppure quello che è stato uno dei più grandi e popolari fischietti italiani (internazionale) oggi è un uomo in difficoltà . Ecco il suo grido di dolore: “se la fede non mi avesse aiutato, mi sarei già suicidato. Ma ne sono certo, il Signore, buono e misericordioso, mi avrebbe perdonato, soffro ed ho sofferto tantoâ€. Signor Menicucci, che cosa Le è accaduto di tanto grave? “Sono ridotto su una carrozzella a rotelle da trentadue mesi, non posso camminare più. Un medico, ma definirlo tale sarebbe troppo, ha commesso un errore con il laser operandomi ad una vertebra e così sono rimasto paralizzato, ma non basta…â€. Continuano il suoi guai.. “ Mia moglie mi aveva lasciato, quindi un trauma. Poi pensavo di aver ritrovato l’entusiasmo con un’altra donna, ...
... ma anche lei mi ha piantato di punto in bianco, il mio negozio di giocattoli di via Guicciardini è chiuso, immagini lei come posso vivereâ€. Chi la sta aiutando? “Non ho dubbi, la fede. Io sono sempre stato molto religioso, ho una sorella suora a Livorno, sono cresciuto nell’oratorio dei salesiani. Ma se non avessi avuto questo grande dono mi sarei già buttato dalla finestra. Mi sento come Giobbe. Sono certo che Dio, buono e misericordioso mi avrebbe perdonatoâ€. A chi dedica il suo dolore? “Al Signore. Le sofferenze aiutano, si matura. Questa società edonistica adora il corpo e la salute. Ma situazioni come la mia fortificano. Dedico il mio dolore agli altri, spero che il Signore me ne darà attoâ€. A quali santi è particolarmente devoto? “Mi affido all’intercessione del beato Papa Giovanni XXIII e a Padre Pio, due veri santi, nel senso evangelico del termine. E poi almeno loro non litigano per le preferenzeâ€. Menicucci, parliamo di calcio. Lei è stato incriminato per presunti illeciti, però ne è venuto fuori a testa alta.. “Fui indagato da ben tre Procure, ma i Magistrati accertarono che ero innocente, immacolato. E la Federazione calcio per premiarmi mi promosse internazionaleâ€.
Da ex direttore di gara, che giudizio si è fatto di calciopoli.. “Lei sa che non le mando a dire. Dunque, avendo molto tempo a disposizione, ho letto le carte dei processi. Bene, non vi è nessuna traccia di denaro, credo si tratti solo di volgari millantatori, e ne sono sicuro, hanno fatto di Moggi il capro espiatorioâ€. Gli arbitri italiani non brillano… “La qualità è modesta, ma non parlei di partite comprate. Gli arbitri si vendono da soli…â€. Come sarebbe a dire? “Semplice. Un fischietto ha per ragioni di prestigio ed anche di gettone interesse a dirigere in A piuttosto che in B. Quindi, per motivi di cassetta e di sudditanza psicologica, si vuole accontentare sempre le grandi. Ma scusi, se il suo direttore le chiede di parlare bene di una persona, Lei che fa? Nel mondo arbitrale avviene lo stesso, basta una telefonata…â€.
Il Presidente della Lega calcio, Antonio Matarrese ha parlato tempo fa di “ mele marceâ€â€¦ “Dovrebbe avere il buon gusto di tacere. Lui ha cambiato più cariche di Giolitti, è un uomo del Palazzo, quindi quella definizione sta bene a lui. Ricordo che quando era Presidente di Lega e del Bari, la squadra Pugliese era molto ben vista dagli arbitriâ€. Si è favoleggiato di una sua antipatia verso la Lazio.. “Una leggenda messa in giro dall’ex moglie dell’onorevole Gianfranco Fini Daniela, contro di me. Io tifo Fiorentina e bastaâ€. L’Inter ha avuto aiutini? “Vado controcorrente e dico no. Anzi è stata danneggiata, proprio per dimostrare che non era favorita. Il campionato lo ha perso la Romaâ€. Che pensa del Papa Benedetto XVI? “Sarebbe un ottimo arbitro, polso fermo e vista lungaâ€.